Nato a Genova da una famiglia di ristoratori, Roberto Costa iniziò sin da piccolino a lavorare nella trattoria a conduzione familiare di via Francesco Rolla, nei sobborghi di Genova. «Ho iniziato a pulire i piatti e occasionalmente a servire zuppe di minestrone con il pesto preparato da mia madre», dice Roberto. Da quel momento in avanti, non ci fu più un giorno che Roberto non passò all’interno di un ristorante, per inseguire il suo sogno. Insieme ad Alessandro Garrone, fondò la catena di ristoranti Maxela che, dopo aver preso piede sulla scena Genovese, aprì 12 ristoranti in tutta Italia. Seguendo il suo percorso gastronomico nel modo più umile possibile, Roberto decise di aprire «l’ultimo ristorante della catena» a Londra con l’obiettivo di condividere con ospiti e colleghi che aveva conosciuto in più di venti anni di attività. In questo modo, Maxela arrivò a Londra nell’ottobre 2012. Due anni dopo, nel giugno 2014, Roberto e Alessandro decisero di intraprendere strade diverse e Roberto continuò il suo viaggio in solitaria. Aveva un sogno da realizzare e una città affascinante di fronte a lui. Maxela, che è il termine dialettale genovese per macellaio, ha cambiato il suo nome in Macellaio RC, essendo il Macellaio la parola standard italiana con lo stesso significato e le iniziali di Roberto Costa, e il progetto ha continuato a crescere.
Oggi, Macellaio RC ha cinque diversi ristoranti a Londra ed uno a Milano. South Kensington, il “primogenito” della famiglia con la carne di Fassona come protagonista, con la stessa filosofia e visione, ma con un tocco diverso: Exmouth Market, dove il tonno rosso entra in scena e dimostra che carne e pesce possono essere trattato nello stesso modo; Union Street, la ciliegina sulla torta, che ha introdotto Pissa ai londinesi in un ristorante a forma di teatro; Northcote Road, che insieme alla Fassona Piemontese offre una lista di vini di oltre 200 etichette di vino italiano accuratamente selezionato, Fitzrovia, una vecchia stazione di benzina ristrutturata per esaltare la spettacolarità delle nostra carni che, in questa occasione, vengono alternate sul menu con una nuova proposta: la pizza. Ed infine, Milano, il secondo butcher’s theatre che in pochi mesi ha già conquistato il cuore degli italiani.